Finalisti Italian Project Awards 2021

Per la selezione delle Nomination, le redazioni di ChannelCity e ImpresaCity hanno preso in esame i progetti arrivati in redazione entro la scadenza del 31 maggio. Dopo un’attenta valutazione hanno selezionato i seguenti 5 progetti, tutti meritevoli di entrare nelle NOMINATION di questa prima edizione.
Ora alla Giuria di Qualità e alle redazioni spetta il compito di selezionare il vincitore.

IPA2021
Finalista
Brescia Mobilità-Project Informatica-Cisco

Brescia Mobilità SpA è una società del Comune di Brescia nata il 28 dicembre 2001 dalla scissione di ASM Brescia SpA per realizzare e gestire in forma integrata la mobilità cittadina con l’obiettivo di migliorare la vivibilità del territorio, ridurre la congestione stradale e favorire soluzioni ecologiche, eco-compatibili e tecnologicamente all’avanguardia.

Brescia Mobilità SpA sviluppa e gestisce l’intero sistema di mobilità sostenibile di Brescia e del suo hinterland, è ora un’azienda in grado di fornire servizi tecnologicamente avanzati ai propri utenti.

Il progetto nasce dall’esigenza di Brescia Mobilità di semplificare la gestione IT del Wi-Fi aziendale, attraverso una soluzione capace di interfacciarsi in maniera semplice con una infrastruttura che gestisce una rete estesa ed eterogenea, che include all'interno dell'area metropolitana diverse location come magazzini, depositi mezzi, piccoli locali situati nel centro storico e punti di accesso non sempre facilmente raggiungibili, a cui fanno capo, per esempio, i servizi di bike sharing e i parcheggi a pagamento. La sfida principale era quella di sfruttare la rete dei service provider garantendo una connettività sicura e ridondante attraverso soluzioni di cloud networking. Come vendor è stato scelto Cisco mentre il partner che ha messo a punto il progetto è Project Informatica, system integrator a capo di Gruppo Project e leader nei percorsi di trasformazione digitale.

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Finalista
Hotel Felix-Tecnodata-TP-Link

L’Hotel Felix Olbia è un nuovissimo hotel quattro stelle superior concepito come uno smart hotel al centro della città di Olbia. Crocevia di socialità, sorge in viale Aldo Moro, dinamico centro commerciale naturale. Una struttura realizzata utilizzando materiali e processi innovativi e sostenibili dal punto di vista ambientale, resa ‘intelligente’ dagli accorgimenti di domotica presenti in tutti gli ambienti.

Il progetto tecnologico ha previsto la realizzazione dell’infrastruttura wireless & networking a piena copertura dell’hotel. La richiesta del Cliente prevedeva che servizi quali il “Controllo Camere”, ”IPTV” e fonia viaggiassero su rete IP. La rete IP doveva pertanto essere stabile e performante, in grado di integrarsi con le diverse tecnologie e di prestarsi a diverse confi gurazioni per la sicurezza e ottimizzazione del traffico. L’innovazione tecnologica doveva inoltre integrarsi con l’estetica curata degli ambienti e con l’attenzione sempre rivolta verso il risparmio energetico.

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Finalista
MUG-Magazzini generativi-VEM Sistemi-Panduit-Cisco

MUG – Magazzini generativi è un progetto attraverso il quale Emil Banca Credito Cooperativo ha realizzato a Bologna un hub d’innovazione composto da ambienti polivalenti altamente tecnologici, postazioni di coworking, sale per meeting e workshop di varie dimensioni, oltre a un auditorium, e alla filiale bancaria del futuro, per la quale VEM Sistemi si è occupata dell’intero comparto tecnologico, dal design alla realizzazione.
MUG di fatto è una casa per le startup, per il terzo settore, per l’innovazione aperta, per i talenti e per i portatori di interesse che intendono dare il proprio contributo al cambiamento, facendo impresa e sviluppando idee e progetti ad alto impatto, con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e delle persone.
Dal monitoraggio e regolazione dei parametri ambientali, all’illuminazione connessa alla rete dati, fino alla videosorveglianza ed al controllo degli accessi, in qualità di System Integrator, VEM Sistemi ha saputo armonizzare in un’unica piattaforma, le numerose funzionalità di asset-management richieste mentre la scelta del partner tecnologico per la realizzazione di un’infrastruttura fisica di collegamento - già sperimentata in molti altri casi di successo congiunto - è stata realizzata con componenti a marchio Panduit. Ai componenti Panduit è stata affidata quindi la responsabilità di assicurare il robusto collegamento di telecamere e tornelli, corpi illuminanti PoE (Power Over Ethernet), sensori di precisione, wireless access point e varie periferiche, compresi i diversi apparati di switching, server e storage-dati, preposti allo scambio di segnali e dati. Sono diverse decine di km di cavo in rame ed in fibra ottica Panduit dispiegate, insieme a connettori, patch panel, patch cord, cassetti ottici e molto altro, attraverso i quali sono state collegate le diverse centinaia di punti rete, costituendo così il vitale e duraturo sistema nervoso di MUG.

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Finalista
Trevi-Gruppo Lutech-Check Point

Il Gruppo Trevi è leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni e opere speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati), nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore. Fondato a Cesena nel 1957, il Gruppo Trevi conta più di 70 società e, con dealer e distributori, è presente in 90 paesi, con circa 3.700 dipendenti. L’evoluzione da società con gestione padronale a società gestita da un Management di respiro internazionale ha innescato un circolo virtuoso di innovazioni improntate al principio dell’armonizzazione tra le varie sedi a livello global, anche nell’ambito della cybersecurity.

La necessità di Trevi, in linea era quello di standardizzare e uniformare a livello worldwide i processi ICT, le tecnologie e la sicurezza di tutti gli utenti che hanno accesso alla rete aziendale dalle oltre 60 sedi del Gruppo nel mondo. Era quindi necessario trovare un modello che armonizzasse e rendesse univoche le scelte in ambito Cybersecurity e, come racconto Paolo Calzi Chief Information Officer di Trevi, si è partiti individuando 4 processi come la Sicurezza perimetrale, la Sicurezza delle postazioni di lavoro, Il ciclo di vita delle utenze (Active Directory). i Comportamenti e abitudini degli utenti.

Un approccio che fosse prima strategico e di processo e poi competente in termini di soluzioni tecnologiche ha tracciato il percorso intrapreso da Trevi insieme al Gruppo Lutech e Check Point.

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Finalista
Università di Torino-Euroimpianti-Vertiv

L’Università degli Studi di Torino (UniTO), fondata nel 1404, è tra i più antichi e prestigiosi atenei italiani. UniTO ha 27 dipartimenti ed è tra i primi 3 atenei italiani come numero di dipartimenti di eccellenza (10 dipartimenti), oltre 2.000 professori, 80.000 studenti, 150 corsi di laurea, 80 master e 38 dottorati di ricerca. UniTO ha anche diversi centri multidisciplinari e laboratori finalizzati a promuovere la ricerca e il trasferimento tecnologico su specifici temi. Fra questi, il laboratorio “open access” HPC4AI@UniTO, ospitato dal dipartimento di informatica, è attivo sui temi legati alla progettazione dei metodi e degli strumenti per il cloud e high-performance computing (HPC), con uno specifico interesse per le applicazioni legate all'intelligenza artificiale (AI).
Il dipartimento di Informatica intendeva realizzare un data center TIER III (con replicazione N+1) in grado di supportare fino a 250kW di apparecchiature ICT organizzate in 16 armadi da almeno 20kVA e di ospitare anche server ad alta densità (1,5 kW per unità). Il data center doveva essere realizzato dentro una teca di vetro blindata e insonorizzata, ben visibile da studenti e ricercatori di passaggio all’interno del dipartimento di Informatica. Doveva inoltre raggiungere livelli di efficienza energetica allo stato dell’arte per i data center di questa categoria (pPUE<1.06 per il raffrescamento).
Vertiv ha collaborato alla stesura del progetto definitivo e si è occupata della sua realizzazione in collaborazione con il partner Euroimpianti.

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